Evoluzione storica |
Paolo Silvestri era un migrante siciliano nato a Perth negli anni '20. Lavorò come negoziante e grazie alla sua padronanza acquisita della lingua inglese, Paolo divenne uno stimato membro di quella che allora era la piccola comunità italiana a Perth. Ciò era dovuto al suo servizio volontario come interprete ai suoi compatrioti nelle loro interazioni con la burocrazia. Paolo è stato anche il presidente fondatore dell'associazione San Giuseppe, la cui cappella è stata eretta nel parco della struttura per anziani italiani.
Più tardi, Paolo divenne il portavoce e si prendeva cura di un gruppo di maschi italiani anziani. Questo gruppo era venuto in questo paese da giovani, ma aveva perso l'opportunità di sposarsi perché non potevano tornare in Italia per cercare una moglie a causa della Depressione e delle successive ostilità della Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza erano diventati vecchi senza famiglia per assisterli e sostenerli.
La visione di Paolo di costruire una casa di cura per questi uomini svantaggiati presto ha messo radici nelle menti dei migranti italiani appena arrivati. Tuttavia, e' passato quasi un quarto di secolo prima che la visione di Paolo di costruire "un asilo dei pionieri emigrati" come la chiamava, diventasse una realtà.
Il progetto è stato guidato da uno speciale comitato sussidiario del Centro di benessere e cultura Italo-Australiano. Questo comitato a sua volta ha formato una propria costituzione, ed è diventato autonomo.
La visione di Paolo si è concretizzata grazie alla determinazione e alla forte volontà del duro comitato volontario. Sia i governi federali che quelli statali hanno fornito assistenza finanziaria a sostegno del progetto, anche se l'infaticabile guida del Comitato e la volontà e la generosità della comunità italiana ne hanno assicurato l'esistenza. Le bacheche d'onore montate sulle pareti di Italian Aged Care, come ormai nota Associazione, testimoniano le molte persone, aziende e associazioni di volontariato italiane che hanno donato generosamente al progetto. Contributi notevoli includono la donazione di una percentuale significativa dei fondi raccolti dall'allora Miss Italia Quest nell'Australia occidentale, così come gli innumerevoli membri della comunità che hanno sostenuto il progetto a modo loro acquistando migliaia di biglietti della lotteria.
L'apertura ufficiale della visione di Paolo avvenne il 28 novembre 1982. Questo primo "rifugio" era conosciuto come casa di cura per anziani italiani o Villa Terenzio come il console Italiano nominato in Australia occidentale a quel tempo, il dott. Salvatore Terenzio.
Villa Terenzio rimane un'organizzazione caritatevole ed è un santuario per gli anziani di discendenza italiana e tutti gli altri che condividono e apprezzano la cultura mediterranea e il suo modo di vivere.
Più tardi, Paolo divenne il portavoce e si prendeva cura di un gruppo di maschi italiani anziani. Questo gruppo era venuto in questo paese da giovani, ma aveva perso l'opportunità di sposarsi perché non potevano tornare in Italia per cercare una moglie a causa della Depressione e delle successive ostilità della Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza erano diventati vecchi senza famiglia per assisterli e sostenerli.
La visione di Paolo di costruire una casa di cura per questi uomini svantaggiati presto ha messo radici nelle menti dei migranti italiani appena arrivati. Tuttavia, e' passato quasi un quarto di secolo prima che la visione di Paolo di costruire "un asilo dei pionieri emigrati" come la chiamava, diventasse una realtà.
Il progetto è stato guidato da uno speciale comitato sussidiario del Centro di benessere e cultura Italo-Australiano. Questo comitato a sua volta ha formato una propria costituzione, ed è diventato autonomo.
La visione di Paolo si è concretizzata grazie alla determinazione e alla forte volontà del duro comitato volontario. Sia i governi federali che quelli statali hanno fornito assistenza finanziaria a sostegno del progetto, anche se l'infaticabile guida del Comitato e la volontà e la generosità della comunità italiana ne hanno assicurato l'esistenza. Le bacheche d'onore montate sulle pareti di Italian Aged Care, come ormai nota Associazione, testimoniano le molte persone, aziende e associazioni di volontariato italiane che hanno donato generosamente al progetto. Contributi notevoli includono la donazione di una percentuale significativa dei fondi raccolti dall'allora Miss Italia Quest nell'Australia occidentale, così come gli innumerevoli membri della comunità che hanno sostenuto il progetto a modo loro acquistando migliaia di biglietti della lotteria.
L'apertura ufficiale della visione di Paolo avvenne il 28 novembre 1982. Questo primo "rifugio" era conosciuto come casa di cura per anziani italiani o Villa Terenzio come il console Italiano nominato in Australia occidentale a quel tempo, il dott. Salvatore Terenzio.
Villa Terenzio rimane un'organizzazione caritatevole ed è un santuario per gli anziani di discendenza italiana e tutti gli altri che condividono e apprezzano la cultura mediterranea e il suo modo di vivere.
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